Tutti noi conosciamo l’importanza degli allenamenti nell’ambito delle variazioni ormonali. E proprio grazie a questo meccanismo ancestrale ed evolutivo che miglioriamo, diventiamo più performanti e più muscolosi.

L’allenamento infatti non è solo un momento in cui si vanno a sfoggiare i nostri muscoletti davanti alla istruttrice carina di turno, ma, dal punto di vista biologico non nient’altro che stress (come se dovessimo sfuggire ad un predatore) e questo stress stimola ormoni, quelli più conosciuti sono adrenalina e cortisolo. Durante questa lotta (allenamento) i due ormoni insieme al glucagone si comportano da demolitori di glicogeno e proteine per ricavare glucosio, la benzina che ci permetterà di sopravvivere o soccombere.

Non dobbiamo sempre pensare che il cortisolo sia il nostro peggior nemico perché distruttore di muscoli guadagnati con tanta fatica, l’importante che questi stressor siano adattabili, non prolungati nel tempo e che il riposo notturno sia di qualità! Il periodo in cui ci si allena è in costante bilico tra ascesa e crollo, una omeostasi perfetta in cui si porta l’organismo oltre i suoi limiti e migliorare tramite stress adattabili (OVERREACHING) tramite una buona pianificazione dell’allenamento con il tuo coach, una dieta idonea tramite un bravo nutrizionista sportivo, una efficace supplementazione , riposo.

Ben diverso invece è l’OVERTRAINING, e cioè tutto quello di cui abbiamo parlato prima, fuori dal suo equilibrio a causa di un overreaching prolungato e di tutta una serie di variabili che un soggetto, rispetto ad un altro, può andare incontro: famiglia, lavoro, malattia, studio ecc. ecc.

Per chi ne è vittima è un vero problema, se sei un atleta d’elite può compromettere le gare, e per venirne fuori possono passare anche mesi.

Affidati a professionisti competenti per limitare i danni e a districarti meglio tra i mille ostacoli in agguato.