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Il grasso addominale

Il grasso addominale

Hai mai sentito parlare di periodizzazione della alimentazione?

Quando vogliamo ottenere risultati eccellenti in termini di tono muscolare e riduzione dell’adipe, dobbiamo fare cose eccezionali. Sappiamo già quanto sia importante la programmazione e la periodizzazione in allenamento. La cosa non cambia per la alimentazione che deve necessariamente andare a braccetto l’una con l’altra.

Alla ricerca della omeostasi

L’organismo è perennemente al lavoro per cercare lo stato di equilibrio (omeostasi). E’ talmente bravo che quando per esempio si riducono le calorie per perdere peso, nell’arco di 2-3 settimane si è già adattato! Si adatta continuamente ad ogni cambiamento sia interno che esterno. Se si abbassa la temperatura ci vengono i brividi, se ci graffiamo ci viene la crosta. Se abbassiamo le calorie della dieta si abbassa il metabolismo basale e si sopravvive con le calorie che il corpo riceve in quel momento. Ecco perché con le diete ipo caloriche si perde peso per un po’ e poi tutto misteriosamente si ferma!

I pericoli dell’effetto yo-yo

E’ talmente deleterio tutto ciò che la procrastinazione delle diete ipo caloriche non fa altro che denutriti e farti perdere massa magra. Quando riprendi a mangiare, stufo delle privazioni e con un metabolismo rallentato, inevitabilmente si accumula adipe.

Ciclizzare le calorie

Questo è il motivo per cui diete bizzarre o brusche danno pochi risultati e a tempo determinato. La soluzione è la giusta introduzione di calorie da cibi ad alta densità di nutrienti. La giusta ripartizione tra carboidrati, proteine e grassi, che non è uguale per tutti e che un bravo nutrizionista può aiutarti a fare. Per chi si allena e vuole risultati ulteriori una soluzione potrebbe essere la ciclizzazione delle calorie. Far fluttuare il monte calorico settimanale in giorni a basse, medie ed alte calorie  relativamente all’intensità degli allenamenti è sicuramente una strategia molto efficace. Ciò evita al metabolismo ogni possibilità di adattamento e resta sempre al massimo!

Frequenza dei pasti

Un altro punto fermo sull’evitare il rallentamento metabolico è sicuramente la suddivisione del monte calorico quotidiano in 5-6 pasti e non 2 o 3. Questa pratica deve ricordare un po’ quando i nostri nonni gettavano il carbone nella caldaia. Cosa succedeva? Che la fiamma aumentava! Questo è quello che succede quando introducete cibo nel vostro corpo. Per metabolizzare quel cibo l’organismo spreca calorie! Quando si fanno lunghe pause tra un pasto e l’altro, abitudine per lo più portata avanti per anni, viene presa dall’organismo come una carestia. In questo modo il corpo ricava energie da altri tessuti come la massa magra, abbassa il metabolismo e sopravvive con le calorie che riceve. Stop al dimagrimento. Al contrario se i pasti sono frequenti l’organismo utilizza tutte le sostanze nutritive per ricavare energia senza smontare la massa magra!

Finalmente ‘’lo sgarro’’

In tutto questo marasma di regole e linee guida c’è anche spazio per il ‘’cheat day’’ (giorno della sgarro). Ovviamente se contestualizzato! Se decidiamo di adottare la ciclizzazione delle calorie per esempio si potrebbe arrivare al quorum calorico settimanale con il giorno di sgarro! I benefici che se ne traggono sono di varia natura. Nei casi di diete rigide sul fronte dei grassi si da un po’ di tregua all’organismo che può concedersi quello che desidera. Ottimo come spinta metabolica soprattutto se durante la settimana si tende a sottostimare le calorie. Dal punto di vista sociale è utile per riprendere quei contatti di amicizia e/o parentela e concedersi pranzi, cene o aperitivi che tanto fanno bene alla psiche e allo spirito. Ma fa anche da trampolino di lancio per affrontare un’altra settimana di dieta.

Conclusioni

Adesso sei pronto per affrontare la tua nuova sfida nutrizionale. L’aiuto ovviamente di un esperto in nutrizione sportiva è utile e raccomandato. Almeno per gettare le basi, capirci qualcosa per poi gestire in autonomia il tutto una volta acquisiti i concetti chiave.